Emozioni negative…

Emozioni negative…

Le emozioni negative tutte, nessuna esclusa, non hanno nessuna utilità se non quella di farci perdere moltissima energia vitale, energia psichica, attenzione, coscienza e creatività, dove si finisce spesso per rovinare ogni tipo di amicizia, collaborazione e relazione.

E peggio ancora delle emozioni negative, che sono sempre segno che manchiamo di creatività nel risolvere i problemi, invece di manifestare negatività, è quella di provare piacere nell’essere negativi e nell’esprimere emozioni negative.

Essere negativi è sempre segno di debolezza, e dimostra che non sappiamo guardare alle cose, alle persone e alle situazioni con l’atteggiamento giusto per capire come stanno i fatti per trovare una linea d’azione creativa ed armonica; e quando siamo invece coscienti che non possiamo fare veramente nulla riguardo ad una certa situazione, allora dovremo essere capaci di accettare che le cose stiano esattamente così senza deprimerci, senza arrabbiarci, senza aggiungere altri elementi emotivi distruttivi o autodistruttivi.

Le emozioni negative, per poterle vivere all’interno e per manifestarle all’esterno, noi abbiamo bisogno d‘essere “assenti da noi stessi” in uno stato di identificazione/attaccamento, in una condizione di totale meccanicità e di immaginazione/proiezione negativa.

Senza meccanicità, identificazione, attaccamento, immaginazione negativa e proiezione, non è proprio possibile essere negativi.

Ogni volta che noi diventiamo negativi, a prescindere dall‘apparente motivazione, la nostra percezione e coscienza si riduce ad un’unico punto – visione tunnel – e noi finiamo per non cogliere altro se non l’oggetto della nostra identificazione sul quale proiettiamo le peggio cose, e questo ci rende sempre più ossessionati… e finisce che che l’oggetto della nostra ossessione riempie completamente lo spazio della nostra coscienza, tanto che non riusciamo più ad ampliare la percezione e comprensione delle cose al fine di riuscire a trovare una soluzione creativa al problema.

Perché è così difficile trasformare le emozioni negative che non fanno altro che rovinare la nostra vita, le nostre relazioni e la nostra salute?

1. Perché ci piacciono.
2. Perché ci fanno sentire forti e potenti.
3. Perché ci rendono sempre più insensibili ed inconsapevoli verso noi stessi, nel vedere chiaramente la nostra condizione interiore.
4. Perché ci piace credere che la colpa di tutte le cose risieda all’esterno, negli altri e nel mondo.
5. Perché ci servono per difenderci da chiunque metta in discussione noi stessi e l’idea (illusoria) che abbiamo coltivato di noi stessi.
6. Perché il mondo, nel suo stato di sonno, confusione, violenza ed inconsapevolezza generalizzata, le emozioni negative sono viste come positive ed utili, segno di un uomo e di una donna che mostra di avere le palle… quando in verità, dal punto di vista della coscienza e della consapevolezza, le emozioni negative sono segno di debolezza, di un mancato sviluppo interiore, di squilibrio energetico, e di una mancanza di sensibilità, di intelligenza e di creatività.

Roberto Potocniak

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